Il presidente il Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo ha partecipato alla cerimonia in memoria delle vittime dell’eccidio di via Niccolò dell’Arca, a Bari, nel 72° anniversario della strage del 28 luglio 1943.
Nella foto allegata, Loizzo è impegnato a pulire una delle pietre d’inciampo, con i nomi dei venti caduti, davanti al monumento in piazza Umberto, nei pressi della via del centro cittadino che un corteo antifascista avrebbe percorso per raggiungere il carcere di Carrassi e chiedere la liberazione dei prigionieri politici.
Venne fermato dalle raffiche ad altezza d’uomo di un reparto militare a sbarramento della sede del Fascio (si sparò anche dall’edificio e fecero fuoco perfino dei passanti). Severe disposizioni, impartite all’indomani dell’arresto di Mussolini (la Circolare Roatta del 26 luglio), ordinavano di reprimere, senza preavviso e mirando al bersaglio, manifestazioni popolari e politiche nel Paese.
“Intellettuali, operai, studenti e tanti giovanissimi, come si può notare dall’età delle vittime (alcuni tredicenni) manifestavano pacificamente per la libertà, era il primo atto della democrazia che la Puglia ha contribuito in quegli anni a costruire”, ha commentato il presidente Loizzo.
Nella foto allegata, Loizzo è impegnato a pulire una delle pietre d’inciampo, con i nomi dei venti caduti, davanti al monumento in piazza Umberto, nei pressi della via del centro cittadino che un corteo antifascista avrebbe percorso per raggiungere il carcere di Carrassi e chiedere la liberazione dei prigionieri politici.
Venne fermato dalle raffiche ad altezza d’uomo di un reparto militare a sbarramento della sede del Fascio (si sparò anche dall’edificio e fecero fuoco perfino dei passanti). Severe disposizioni, impartite all’indomani dell’arresto di Mussolini (la Circolare Roatta del 26 luglio), ordinavano di reprimere, senza preavviso e mirando al bersaglio, manifestazioni popolari e politiche nel Paese.
“Intellettuali, operai, studenti e tanti giovanissimi, come si può notare dall’età delle vittime (alcuni tredicenni) manifestavano pacificamente per la libertà, era il primo atto della democrazia che la Puglia ha contribuito in quegli anni a costruire”, ha commentato il presidente Loizzo.