10/04/2020
Attività produttive
“Facendomi interprete di quanto mi viene da più parti rappresentato 'con preoccupazione' - osserva Loizzo nella lettera - sono a chiederLe di prendere in considerazione la possibilità di estendere ai proprietari ma coltivatori soltanto occasionali, le autorizzazioni previste per gli addetti professionali all’attività agricola”.
Il presidente del Consiglio regionale ha chiesto di consentire lo spostamento per raggiungere i propri terreni agricoli, fatta salva in ogni caso l'osservanza rigorosa delle norme fissate per il necessario ed efficace “distanziamento sociale”.
“Le nostre realtà cittadine, in tutti i centri all'esterno della cerchia urbana della Città capoluogo - fa presente Loizzo - sono caratterizzate in tempi normali dalla diffusa attività di agricoltori non professionali, impegnati nel tempo libero nella cura di campagne e terreni di proprietà, attività che non risultano però comprese tra quelle il cui esercizio viene autorizzato a norma dei provvedimenti governativi in tema di contrasto alla diffusione del virus Covid-19”.
È “stringente” l'urgenza avvertita da tantissimi interessati di raggiungere le coltivazioni per rispondere alle molteplici esigenze stagionali legate alla manutenzione e cura di orti, seminativi, vigneti, frutteti. In qualche caso i prodotti sono giunti a maturazione e andrebbe quindi effettuata la raccolta. Non sfugge che anche l'attività produttiva non professionale nel settore primario offre un contributo non marginale all’economia del nostro territorio e che i relativi proventi costituiscono una forma di integrazione del reddito individuale.
Qualora la deroga sollecitata non rientri nelle prerogative istituzionali, il presidente Loizzo ha invitato il prefetto Bellomo a “farsi interprete dell'esigenza presso il Governo nazionale. La deroga andrebbe compresa auspicabilmente nel prossimo DPCM, per scongiurare danni irreparabili alle attività in oggetto e non pregiudicare “a cascata” le stagioni a venire”. (fel)